Che cosa è Google E-E-A-T e perché aiuta a creare testi efficaci per la SEO

Rispettare le regole su esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità di Google permette di posizionarsi nella prima pagina del motore di ricerca

21/02/2023

Ogni agenzia Web che si rispetti deve seguire i costanti aggiornamenti degli algoritmi di Google per realizzare siti Internet sempre ottimizzati sui motori di ricerca. E-Motion Web monitora i continui sviluppi del motore di ricerca più usato al mondo per fornire un servizio di contenuti digitali SEO friendly, con parole chiave che rispondono correttamente alle domande e alle esigenze degli utenti della Rete. Qui vogliamo parlarvi di Google E-E-A-T, le nuove regole che dal dicembre 2022 sono seguite dai quality raters di Google per il riconoscimento dei contenuti di qualità su Internet. Vi spiegheremo cosa significa questa sigla e soprattutto come usare queste regole per migliorare l’efficacia delle vostre pagine.

Chi sono i quality raters e perché usano Google E.E.A.T

Prima di parlare di E-E-A-T dobbiamo spiegare chi sono e che lavoro fanno i quality raters (QR). In poche parole fanno parte di una squadra di migliaia di uomini e donne, secondo alcune fonti 14.000 e secondo altre 16.000, distribuiti in tutto il mondo e incaricati di testare, controllare e valutare la qualità delle Search Engine Results Page fornite da Google al termine di una ricerca.

Qualcuno chiederà sorpreso “Ma come? Ma i motori di ricerca non sono macchine che lavorano con degli algoritmi?”. Rispondiamo di non fare confusione perché dietro al gigante di Mountain View, a Bing, Yandex e a tutti gli altri search engines lavorano ancora tanti esseri umani. Il compito di alcuni di essi, appunto i quality raters, è quello di mettersi nei panni degli utenti e di confermare se l’elenco dei siti che un motore offre nelle pagine dei risultati (le SERP) corrisponde proprio a quelle che sono le esigenze dell’essere umano che ha scritto le parole chiave di quella ricerca.

Per fare un esempio immaginate di chiedere a Google voglio fare un sito Web per il mio negozio. Un algoritmo automatizzato potrebbe rispondere a una richiesta così generica sottovalutando l’importanza del verbo fare e proponendo un elenco di agenzie Web. Un essere umano capirebbe invece che l’intento di questa ricerca è di realizzare personalmente il sito Web e offrirebbe un elenco di servizi per creare da soli siti Internet gratis.

I quality raters non esprimono giudizi di qualità sui singoli siti Internet. Non modificano nemmeno gli algoritmi dei motori di ricerca. Il loro compito è semplicemente quello di dire se gli algoritmi funzionano bene o male controllando i risultati delle query. Per svolgere questo compito utilizzano proprio le linee guida di Google E-E-A-T.

Da Google E-A-T a Google E-E-A-T?

Che cos’è e a cosa serve Google E-E-A-T? È l’elenco delle istruzioni che dal dicembre 2022 i quality raters seguono per controllare se le pagine dei risultati di Google rispondono davvero con informazioni utili alle intenzioni di ricerca della gente. In inglese l’acronimo E-E-A-T rappresenta queste quattro parole:

  • experience;
  • expertise;
  • authoritativeness;
  • trustworthiness.

Che in italiano corrispondono a:

  • esperienza;
  • competenza;
  • autorevolezza;
  • affidabilità.

E-E-A-T è un vero e proprio manuale di istruzioni su come deve essere la SERP di Google arrivato alla sua seconda versione. Rappresenta l’evoluzione di regole che erano già state fissate nel 2015 e che avevano il nome di Google E-A-T. Ma sarebbe tutta qua la grande innovazione? Il motore di ricerca usato dal 90% di utenti mondiali si sarebbe limitato ad aggiungere una E ad una sigla? Per capire quanto questa E sia importante, almeno per gli specialisti SEO, descriviamo uno per uno i criteri dietro alla sigla partendo proprio dalla prima lettera.

Esperienza

Per Google l’esperienza rappresenta una situazione che chiunque ha vissuto personalmente e in modo diretto e da cui ha ricavato delle conoscenze che possono essere di aiuto agli altri. L’esempio più banale sono le recensioni e i commenti che ciascuno di noi può lasciare su aziende, esercizi commerciali e professionisti su Google Maps dopo aver provato i loro prodotti e servizi. Pensiamo poi ai blogger che hanno trasformato la loro passione per cibo, moda o vacanze in un’opportunità di lavoro e di guadagno per sé e in una miniera di informazioni utili per gli utenti.

Attenzione però. Quando i quality raters di Google valutano un’esperienza non prendono in considerazione solo i consigli e i suggerimenti su come fare le scelte migliori, risolvere i problemi e avere successo. Valutano anche i vantaggi e i benefici di resoconti buffi, curiosi o su come siamo stati sbadati o sfortunati. Anche il racconto delle disavventure di chi monta un mobile al contrario, dello studente che per risparmiare tempo mette assieme in lavatrice magliette bianche e scarpe da trekking o del fidanzato che manda in fumo una cena romantica può essere premiato se serve ad evitare questi errori.

Competenza

Google sa che la competenza di un autore di articoli sul Web non si improvvisa ma si accumula grazie al lavoro, allo studio e alla formazione. Una figura competente è quella a cui ci affidiamo quando vogliamo una soluzione semplice, rapida ed economica a un nostro problema, qualcosa che invece non riusciremmo a trovare a chi racconta semplicemente la sua esperienza. Il rapporto fra competenza ed esperienza può essere descritto come quello fra un articolo “Come sostituire nel modo giusto la guarnizione di un rubinetto” scritto da un idraulico e “Come mi sono fatto la doccia mentre sostituivo la guarnizione di un rubinetto” scritto da una persona qualsiasi.

Autorevolezza

L’autorevolezza attribuisce a uno scrittore di contenuti un valore aggiunto rispetto alla competenza indicandolo come una fonte di riferimento particolare in quel settore o in quel campo. Una figura autorevole gode di un prestigio largamente riconosciuto e Google si aspetta che questo prestigio sia dimostrato attraverso curriculum, riconoscimenti e citazioni.

Affidabilità

L’affidabilità di una pagina Web, di un sito Internet e degli autori dei suoi contenuti dipende dalla sicurezza che riesce a trasmettere agli utenti. Un articolo su come investire in Borsa scritto da un noto giornalista economico non farà una bella figura su un sito Web che non è protetto con un certificato SSL e non ha la dicitura HTTPS. Un negozio online non conquisterà la fiducia sia dei consumatori che dei motori di ricerca se i suoi prodotti vengono presentati con immagini sfuocate e descrizioni approssimative.

Come creare testi efficaci con Google E-E-A-T

Qualcuno si chiederà come sia possibile scrivere un contenuto efficace rispettando tutte e quattro le regole fissate da Google E-E-A-T. Quanti autori riescono ad essere allo stesso tempo esperti, competenti, autorevoli e affidabili? Chiariamo anche questo equivoco. L’affidabilità deve valere per ogni tipo di pagina Web, dal sito ufficiale di una grande azienda sviluppato con un CMS ad alte prestazioni al blog realizzato con una piattaforma gratuita. Ma a parte questo gli altri criteri di esperienza, competenza e autorevolezza non devono essere rispettati contemporaneamente.

Chiunque può scrivere sulla Rete su ogni genere di argomento. Anche su quelli estremamente delicati che vengono definiti YMYL, sigla di Your Money or Your Life. Un’espressione che in italiano può essere tradotta come i tuoi soldi o la tua vita o, come dicevano una volta i briganti, la borsa o la vita. Esempi tipici di YMYL sono la salute e il benessere fisico, mentale e sociale o la gestione dei risparmi, gli investimenti in Borsa e i piani pensionistici. Anche chi non ha mai preso in mano un testo di medicina può parlare del Covid. Non solo i premi Nobel per l’economia possono spiegare il modo migliore di investire i soldi che abbiamo sul conto corrente. Ma tutti devono rispettare la regola fondamentale che Google si aspetta da chiunque scriva indipendentemente dal suo background: dare alle domande degli utenti risposte di qualità.

Ripetiamo che le regole di Google E-E-A-T non sono un fattore di ranking che determina direttamente il posizionamento di un sito Web nella SERP. La ragione è che questi criteri non rappresentano qualcosa che può essere misurato come la velocità di caricamento di una pagina o la scelta delle parole chiave giuste. Sono concetti più soggettivi e per questo valutabili solo da esseri umani, almeno fino a quando i progressi nell’Intelligenza Artificiale non permetteranno di sostituire i quality raters con delle macchine.

Rispettare le regole E-E-A-T è comunque fondamentale perché permette di realizzare contenuti credibili e quindi meritevoli di posizionarsi in alto tra i risultati della Search. Possono essere davvero quella variabile che sposta un sito dalla seconda pagina di Google, quella che nessuno guarda, alla prima, quella dove tutti vogliamo arrivare. Ecco quindi alcuni suggerimenti preziosi per ottimizzare i contenuti dei siti ai criteri di esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità.

1) Scrivete in base a quello che siete

Prima di mettervi alla tastiera pensate bene a quale categoria appartenete. Siete esperti, competenti o autorevoli? Ricordatevi che competenza e autorevolezza non si improvvisano in un giorno leggendo qualche articolo di giornale o vedendo un video su Youtube. Volete parlare dello scioglimento dei ghiacciai e della siccità che colpisce il nord Italia? Se non avete nessun titolo accademico in materia ambientale non usate un linguaggio scientifico. Affrontate invece l’argomento basandovi su una vostra testimonianza, ad esempio su come la mancanza di neve abbia distrutto l’economia del paese di montagna dove per anni siete andati in vacanza. Anche un racconto personale privo di dettagli scientifici ma pieno di nostalgia può essere utile e pertinente.

2) Scrivete bene le pagine “Chi siamo”

Sembra incredibile ma tante aziende e professionisti trascurano quello che è il biglietto da visita del loro sito Web raccontando poco o nulla di sé. Eppure storia e tradizioni di un’impresa e studi ed esperienze lavorative di una persona sono le prime informazioni che gli utenti e Google vogliono conoscere per capire quanto possono essere davvero utili i contenuti che troveranno nelle altre pagine. Usate la pagina chi siamo per raccontare tutto di voi. È scontato che dovrete farlo in modo onesto.

3) Stimolate le recensioni e i commenti sulle pagine

I giudizi espressi dagli utenti sono un parametro importante usato per valutare esperienza e competenza degli autori di un contenuto. Aggiungete alle vostre pagine una sezione commenti con una call to action che spinga i lettori a intervenire. Rispondete anche ai commenti ricevuti ringraziando per quelli positivi e difendendovi da quelli negativi. Se create un dialogo con il pubblico susciterete l’interesse di altri visitatori e avrete vantaggi anche sotto il profilo SEO.

4) Utilizzate forum e pagine Q&A

Google premia i contenuti di valore indipendentemente dal modo in cui vengono forniti al pubblico, quindi non solo attraverso i classici articoli ma anche con i forum, le discussioni, le pagine di domande e risposte e le FAQ (Frequently Asked Questions). Gestire queste tipo di pagine richiede un impegno probabilmente superiore a quello di scrivere degli articoli. Dovrete rispondere in modo sollecito e con le parole giuste alle richieste, moderare gli interventi, stimolare la discussione nei tempi morti. Ma Google è il primo a riconoscere che certi tipi di informazioni si trovano solo in queste categorie di pagine.

5) Arricchite gli articoli

Un articolo ben scritto ha un buon valore. Un articolo ben scritto e accompagnato da foto, grafici, video e tabelle vale molto di più. L’aggiunta di fonti, bibliografia e link renderà più attendibile il vostro contenuto.

6) Inserite i dati strutturati di Schema.org

I dati strutturati aiutano tutti motori di ricerca a capire e a classificare il contenuto delle pagine di un sito. Basta aggiungere un semplice codice per definire chiaramente le informazioni fornite dalla vostra pagina eliminando ogni ambiguità. Fra i markup più usati ai fini E-E-A-T si possono indicare:

  • person, utile per fornire dati su chi ha fondato il sito e su chi realizza i contenuti;
  • organization, per definire le caratteristiche di un’azienda o di un marchio;
  • author, per contrassegnare la firma di un autore in un contenuto;
  • reviewedBy, per indicare il nome di un esperto o di un’organizzazione che ha revisionato il contenuto di una pagina;
  • citations, per comunicare ai motori di ricerca l’uso di fonti autorevoli.

7) Documentate competenza e autorevolezza

Pubblicate sul sito tutti i documenti che dimostrano la vostra formazione accademica e professionale e l’iscrizione agli albi, se siete un professionista, oltre ai riconoscimenti e ai premi che avete ricevuto nel corso della vostra carriera. Anche le aziende devono mettere in risalto brevetti, certificazioni, attestati e l’eventuale appartenenza alla ristretta cerchia delle botteghe storiche o dei locali di tradizione.

8) Non andate fuori tema

Non trasformate il vostro sito Web in un compendio di tuttologia. Ricordate quando una volta gli autori riempivano le loro pagine di parole chiave di ogni tipo, soprattutto sul sesso, per dirottare le ricerche degli utenti? Questo trucco non funziona più da un pezzo anche se tanti si ostinano a usarlo. Lo stesso vale per i contenuti. Parlare di argomenti che non hanno nessuna attinenza con la vostra professione o l’attività della vostra azienda per attirare visitatori è controproducente. Se vi mancano idee su cosa scrivere riflettete su quello che fate, parlate con chi lavora con voi e dialogate anche con i vostri clienti. Scoprirete che avrete tantissime cose da dire sul vostro lavoro senza andare fuori tema.

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